Guinness, rivoluzione vegan per la birra più amata d’Europa. Dopo 256 anni sparisce la colla di pesce nei filtri per la birrificazione.

La Guinness, storico marchio di birra irlandese con alle spalle più di 250 anni di storia, ha scelto di essere vegan.

Addio dunque alla colla di pesce nei filtri per la birrificazione della famosissima birra scura, la cosiddetta “stout”, come hanno dichiarato al Times i portavoce della Guinnes: «Stiamo facendo degli sforzi per migliorare ulteriormente i nostri prodotti».

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Il nuovo impianto di filtraggio sarà dunque 100% vegan dato che la colla di pesce, materiale ricavato dalla vescica natatoria dei pesci, era l’unico elemento di origine animale utilizzato per produrre la birra.

Dal 2016 Guinness introdurrà dunque un nuovo procedimento che, peraltro, non influenzerà minimamente il gusto della birra (perlomeno a sentire gli esperti).

L’alternativa vegan.

La colla di pesce in teoria non dovrebbe influenzare in alcun modo il gusto della birra, dunque al suo posto verranno utilizzate sostanze alternative vegan come l’agar-agar, la carragenina e la pectina.

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Filippo Terzaghi, direttore di Assobirra, ha dichiarato che. «Soltanto in Irlanda e Inghilterra si usa la colla di pesce nei filtri per la birrificazione, in Italia e nei Paesi dell’Europa continentale non si è mai usata. La birra italiana è da sempre vegana. Anzi, l’unica bevanda fermentata vegana. Non c’è nulla di origine animale. Dirò di più, il nostro è per definizione un prodotto naturale, oltre che vegano, in quanto non utilizziamo additivi».

Su Greenpink.eu, il nostro store, potete trovare ad esempio le birre di 32 via dei birrai, tutte certificate vegan.